Onorevoli Colleghi! - L'interesse sempre maggiore che esiste per il settore della portualità turistica comporta l'esigenza di creare un Osservatorio che valuti, con la dovuta attenzione, l'efficacia dei servizi presenti nei porti turistici italiani.
      Lo sviluppo di un settore come quello della nautica ha portato negli ultimi anni a una fortissima crescita del turismo nautico, incidendo in maniera importante sul prodotto interno lordo in una percentuale complessiva stimata al 2,2 per cento.
      Effetti significativi di tale incremento sono certamente l'aumento della produzione e dell'occupazione nel settore; solo in termini occupazionali occorre considerare che rispetto alle circa 12.000 unità lavorative che operano nell'industria della nautica esiste un importantissimo indotto che coinvolge più di 80.000 addetti.
      Recentemente le strutture portuali turistiche sono state oggetto di interventi di ristrutturazione per soddisfare la crescente domanda di nuovi posti barca.
      Ma le strutture presenti in Italia non sono, purtroppo, sempre adeguate. Ciò determina l'allontanamento verso altri Paesi, quali la Francia, la Spagna ed anche la Grecia, la Croazia e la Turchia.
      Per evitare tali fenomeni occorre vigilare attentamente sulle nostre strutture portuali, da ciò nasce la necessità di creare un Osservatorio dei porti turistici e della nautica che verifichi periodicamente la qualità e l'efficacia dei servizi offerti, oltre a valutare i programmi relativi agli interventi strutturali che devono effettuarsi nei porti turistici per essere competitivi a livello internazionale.

 

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      L'articolo 1 prevede l'istituzione di tale Osservatorio presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
      L'articolo 2 individua le funzioni fondamentali dell'Osservatorio, che deve rappresentare anche un punto di riferimento per le regioni, le province e i comuni al fine di effettuare un costante monitoraggio delle aree portuali turistiche e delle zone circostanti per cogliere al meglio le possibilità di sviluppo economico presenti nei diversi territori.
      La composizione dell'Osservatorio è dettata dall'articolo 3, che prevede anche la durata di quattro anni per i componenti e dello stesso presidente, che è nominato dal Presidente del Consiglio dei ministri.
      L'organizzazione dell'Osservatorio è disciplinata dall'articolo 4, mentre l'articolo 5 prevede la possibilità di creare dei gruppi di lavoro per consentire una migliore funzionalità dell'Osservatorio.
      Infine l'articolo 6 predispone l'adeguata copertura finanziaria.
 

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